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I batteri della Legionella sono naturalmente presenti nell’acqua fredda.
Sono anche presenti nei circuiti di acqua calda a temperature tra i 25°C ed i 45°C, condizioni a loro favorevoli per la proliferazione (nutrimento, biofilm).
Questi batteri possono essere causa di malattie importanti: malattia del “Legionario” che è diventata un cavallo di battaglia della salute pubblica.
I trattamenti tradizionali usati per combattere la Legionella sono di tipo chimico-biocida.
Questi trattamenti comportano molti svantaggi:
- I parametri da rispettare per ottenere una buona efficacia (dosaggio, PH, fenomeni di resistenza…) sono complessi.
- I ricorsi a continue iniezioni, fortemente logoranti, possono essere necessari e possono appesantire i costi di funzionamento.
- Essi generano dei sotto-prodotti rigettati nell’ambiente durante le fasi di deconcentrazione.
- Un’unica iniezione di prodotto chimico biocida non permette di rispettare le norme di concentrazione della Legionella.
- L’arresto di una catena produttiva capace di produrre un’azione curativa contro la Legionella costa molto caro.
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E’ purtroppo necessario considerare che l’iniezione di un prodotto chimico biocida nella rete idrica non è più l’arma assoluta ed sufficiente per distruggere la Legionella nei circuiti idrici.
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TRATTAMENTO DELLE ACQUE FREDDE IN USCITA DAL CONTATORE
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La fonte di contaminazione dei batteri della Legionella nelle acque calde sanitarie è l’acqua di apporto (perforazioni o altre risorse locali…). La Legionella è un batterio presente naturalmente nell’acqua. E’ anche presente nell’acqua potabile.
Analisi di coltura (NFT 90-431) mettono in evidenza alcuni dei germi presenti, i batteri che sono ‘coltivabili’. Le analisi PCR mostrano tutti i batteri, soprattutto i non-coltivabili ed i coltivabili.
Esempio di analisi fatte su acqua di rete idrica (priva di sterilizzatore):
Origine acqua
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Analisi
NFT 90-431
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Analisi PCR
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Acqua potabile
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Non identificabile
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13 000 UG/litro
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E’ chiaro che il rischio di contaminazione attraverso l’acqua fredda è elevato. |
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Erigere una prima barriera batteriologica per evitare la contaminazione attraverso nuovi batteri.
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Uno sterilizzatore BIO-UV permette di trattare l’acqua fredda continuamente evitando che vengano contaminati i circuiti idrici. Esempio di risultati ottenuti:
Origine acqua
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Risultati PCR
prima UV
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Risultati PCR
dopo UV
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Acqua potabile
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13 000 UG/litro
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Non identificabile,
< 250 UG/litro
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Questa soluzione è molto facile da applicare e ha costi di investimento e di manutenzione contenuti. Tutte le analisi PCR sono state effettuate dal “Laboratoire Bouisson Bertrand” a Montpellier, laboratorio indipendente certificato.
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TRATTAMENTO DELLE ACQUE CALDE IN CIRCUITI
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L’acqua calda è contaminata dai batteri della Legionella poiché:
- La concezione delle reti idriche, ad oggi, non è ottimizzata per fronteggiare il rischio dello sviluppo dei germi
- Alcuni prodotti biocidi hanno mostrato i loro limiti di trattamento dovuti ai fenomeni di assuefazione, gestione delle concentrazioni iniettate, gestione dei parametri globali della qualità dell’acqua (pH, …)
- Il biofilm che si forma inevitabilmente nei circuiti, rilascia i batteri della Legionella per sganciamento o abrasione.
La contaminazione per rilascio del biofilm deve essere trattata.
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Erigere una seconda barriera batteriologica per trattare, su basi costanti, i batteri della Legionella rilasciati dal biofilm.
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Uno sterilizzatore BIO-UV permette di trattare in continuazione l'acqua in circolo. Esempio di risultati ottenuti sull'acqua in circolazione:
Origine dell’acqua
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Risultati PCR
prima UV
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Risultati PCR
dopo UV
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Acqua in circolazione
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1 500 000 UG/litro
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400 000 UG/litro
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Acqua in circolazione
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5 100 000 UG/litro
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400 000 UG/litro
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E’ possibile constatare un significativo abbattimento che si cumula ad ogni passaggio.
Vengono proposte differenti strategie per impiantare uno sterilizzatore BIO-UV in funzione del volume in circolazione, dell’età della canalizzazione e del biofilm esistente:
- Trattamento del 100% della portata in circolo,
- Trattamento in derivazione sul circolo,
- Trattamento creando un nuovo circolo sul serbatoio
L’obbiettivo è di far passare la totalità del volume in circolazione all’interno dello sterilizzatore BIO-UV, cioè 1 volume ogni 2 ore fino a 3 volumi per ora, a seconda delle diagnosi personalizzate, che permette, durante la circolazione attraverso un circuito chiuso, la continua distruzione dei batteri della Legionella rilasciati dai biofilm.
Gli sterilizzatori BIO-UV, nella serie IBP/AM, sono stati disegnati specificatamente per il trattamento delle acque calde tra 35 e 75°C. A differenza delle lampade UV standard, che non sono così efficienti oltre temperature di 40°C, gli sterilizzatori BIO-UV sono equipaggiati con specifiche lampade che garantiscono alte performance fino a 75°C.
Tutte le analisi sono state realizzate dal Laboratorio Bouisson-Bertrand di Montpellier, Laboratorio riconosciuto.
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TRATTAMENTO DEI BIOFILMS |
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I biofilm sono dei luoghi privilegiati di sviluppo della Legionella. E’ necessario limitare fortemente il loro sviluppo, al fine di contenere i rischi di rilascio e quindi:
- di facilitare il trattamento dei batteri in circolazione attraverso lo sterilizzatore BIO-UV installato sul circolo oppure in derivazione,
- di limitare l’uso di biocidi chimici.
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Limitare il rischio di contaminazione dell'acqua in circolazione attraverso il rilascio.
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Per eliminare i biofilm esistenti è necessario realizzare 2 operazioni:
- Le defanghizzazione e la pulizia delle installazioni e delle reti idriche
- La disinfezione (si disinfetta efficacemente solo quello che è gia pulito)
I trattamenti complementari dell'acqua (addolcimento, anti-tartaro, anticorrosione) apportano un contributo per evitare lo sviluppo del biofilm = prevenzione.Consigliamo di utilizzare una soluzione a base di H202 in chock per trattamento biocida preventivo control o sviluppo dei biofilm. Questa soluzione sarà efficace:
- per disinfezione,
- per trattamento dei biofilm
Questa sarà ugualmente catalizzata attraverso i raggi UV al momento del passaggio nello sterilizzatore BIO-UV, questo rinforza il suo potere ossidante ed elimina i residui di H202. Questa può essere iniettata attraverso una pompa dosatrice ed utilizzata come complemento allo sterilizzatore BIO- UV unicamente come trattamento "choc".
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